Note

Molti intellettuali, compreso Antonio Ghirelli nella prefazione di questo spettacolo, mettono in relazione il teatro di Viviani, con quello di Brecht.
Io , per quello che può valere, sono totalmente d’accordo. Ciò detto, non mi dilungherò nell’elencare le innumerevoli similitudini che si riscontrano nei due autori. Rischierei di ripetere in modo maldestro concetti già espressi da persone molto più autorevoli di me.
Ma, se mi è consentito, vorrei espormi ad un rischio: trovare una similitudine tra Viviani e la sedia Thonet “14”.
Elemento che, insieme a pochi altri, ho deciso di inserire nell’impianto scenico. Inizialmente può sembrare riduttivo e per certi versi quasi irriverente. E’ stato come trovare un nesso tra “ Gli asparagi e l’immortalità dell’anima “  del grande Achille Campanile. Ma, spulciando qua e la, qualcosa ho trovato. La Thonet n° 14, è considerata da tutti “ la sedia delle sedie.”